Crastmas – Natale in Sucania

QanatArt è orgogliosa di presentare “Crastmas – Natale in Sucania”, un’expo di 6 illustrazioni originali 50 x 70 di Marco Failla dedicate alle gioiose e frizzanti festività natalizie, quando siamo tutti più fessi. In questa collezione di sei tavole originali si esprime al meglio l’arte di Failla, tra raccapriccianti esseri descritti nella minuzia anatomica, riferimenti alla comic art di fine secolo ed esplosive cariche ideologiche anti-capitaliste ed anti-consumiste. Per presentare la mostra, QanatArt ha pensato ad uno special event, una grande inaugurazione con uno speech a tema di Helena Velena, una serata denominata opportunamente Anti-Christmas, sabato 4 dicembre alle 19,30.

Marco Failla è nato a Palermo nel 1976 e da circa dieci anni lavora prevalentemente nel campo del fumetto come disegnatore e inchiostratore. Ha collaborato con Marvel Comics, Image Comics, DC Comics, Buenavista, Red Whale, Giochi Preziosi, Kappa Edizioni, Duepunti Edizioni, Tunuè, Il Primitivo Editore, Rainbow, PM Edizioni, Panini Comics e Parachute. Attualmente insegna tecniche di inchiostrazione alla Scuola del Fumetto di Palermo.

Helena Velena (negli anni ’80 Jumpy Velena) nasce a Bologna negli anni ’60, studia Scienze Politiche ma interrompe gli studi per iniziare la sua ricerca personale nella pratica del quotidiano contro-culturalmente più formativa dell’università. Si forma intorno ai 15 anni sui testi sacri della controcultura Hippy americana, all’epoca ormai in fase calante. Partecipa giovanissima al ’77 bolognese e all’esperienza di Radio Alice (dove impara l’arte del deturnamento e della gestione dei linguaggi comunicativi altri), come redattrice più giovane e si proclama guerrigliera semiotico-psychedelica. Nasce professionalmente nel 1979, ancora col nome ed un’identità sessuale che è già “transgender” senza ancora averne acquisito coscienza, si manifesta tra le artefici della scena punk bolognese ed italiana, e fonda i Raf Punk, diffondendo in Italia la visione punk anarco-libertaria proposta dai Crass. Successivamente i Raf Punk muteranno in Trans XXX, primo e tutt’ora unico (se si ignora il nuovo progetto HELENAVELENA) gruppo italiano che colloca il proprio immaginario sessuale e la propria poetica espressiva sulla formazione dell’identità e sulle pratiche di sesso estremo per rivendicar il proprio essere. Allo stesso tempo fonda la Multimedia Attack, casa discografica “multimediale”, che produrrà oltre 80 dischi di hardcore e sperimentazioni sonore con un’enfasi sulla controinformazione “subculturale”, collegata alle forme diversificate della sessualità. Sul finire degli anni ‘80, con un profondo amore per le nuove tecnologie e la consapevolezza dell’esaurirsi del potenziale comunicativo del punk, fonda la Cybercore. Tale azienda, nata con lo scopo di rendere dignità culturale e comunicativa alla sessualità esplicita, realizzerà messaggerie videotel e banche dati rivolte alle “sex minorities”, tra cui “Lady Domina” – “Trans X” – “Lesbian Love”, che farà evolvere in vere e proprie riviste telematiche. Con queste esperienze getterà le basi della teoria del Cybersex, che utilizza le tecnologie comunicative per risvegliare, sviluppare e realizzare il proprio immaginario sessuale negato, e andarlo successivamente a realizzare nel reale. In questi anni diventa una delle figure di spicco della scena cyberpunk italiana, e la vive come trasformazione sul proprio corpo; scrive sull’argomento e tiene molte conferenze trattanti il ruolo politico-sociale della telematica e delle nuove tecnologie, senza vincoli con la sessualità. Nel 1993 si trasforma definitivamente in Helena, acquisendo un’identità femminile a tempo pieno. Da quel momento Helena inizia ad occuparsi di tecnologie della comunicazione e del loro ruolo in ambito sessuale, con riferimento alle sue forme diverse. Ormai da anni collabora con numerose riviste, pubblica articoli, molti su rete, materiali critici, e romanzi. Tra i suoi testi più noti non potremmo dimenticare: “Annihilate this week” (Synergon) e “Dal Cybersex al Transgender” (Castelvecchi) attraverso i quali, tra l’altro, ha importato in Italia e poi diffuso, le teorie più avanzate del transgender e dell’identità di genere in opposizione alla logica binaria e bipolare. Ha curato per circa 8 anni il sito Cybercore. E’ Conduttrice di un programma radiofonico (a Radio Città Futura) e di un programma televisivo (su Satisfaction TV – Eutelsat). E’ intervenuta fin dal 1995 a numerosi convegni sulla telematica come, tra i tanti, quello organizzato da Strano network al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci; è lei stessa fautrice di convegni e, sempre più spesso, ospite di note trasmissioni televisive come TG2 Dossier, Tenera è la Notte, Uno Mattina e L’Italia in Diretta.